“Corri e vendi tutto” anzi no!

Vendere tutto e aspettare la fine della tempesta è la tentazione che avrà persuaso tanto investitori ad inizio crisi da Covid19. Cadere in questo tranello emotivo fà da moltiplicatore di problematiche per l’investitore come, rendere una perdita da ‘virtuale’ a‘reale’o, peggio ancora, trovarsi invischiati con il dubbio di quando sia il giusto momento per rinvestire la liquidità. Guardiamo al passato per trarne degli insegnamenti per il futuro.

Piazzarsi coerentemente con il giusto profilo di rischio ed un portafoglio “robusto” è la miglior garanzia di resilienza per ogni investimento. La correzione del 2008, infatti,  insegna che restare investiti nella giusta maniera costituisce una solido scudo a qualsiasi momentanea turbolenza.   

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Quindi meglio evitare di crearsi ulteriori problemi perché:

  • Quando si decide di disinvestire, si contabilizza una perdita che da ‘virtuale’ diventa ‘reale’;
  • Nel momento in cui si decide di vendere, si hanno a disposizione sostanzialmente due opzioni: si contabilizza la perdita e si rimane in liquidità oppure si aspetta a rientrare in un secondo momento.
    • Nel primo caso si rinuncia a partecipare al rialzo strutturale di lungo termine dei mercati finanziari, in particolare di quello azionario.  Prendendo un investimento nell’azionario USA  ininterrotto dal 12/9/2008 al 27/3/2020 (cioè in un periodo che include sia la profonda correzione della crisi 2008-2009 che quella attuale partita lo scorso 19 febbraio) 100 mila euro sarebbero cresciuti fino a 266.750 euro (+166,75%) mentre se l’investimento fosse stato riscattato il 15 ottobre 2008 per poi impiegare tutto il ricavato in fondi monetari euro il capitale al 27/3/2020 sarebbe ammontato a 76.026 euro (fonte: elaborazioni in euro su indice S&P 500 e indice dei fondi monetari euro).
    • Nella seconda opzione, invece, è necessario individuare il momento in cui rientrare. Quando farlo? Come si riesce a sapere quando la situazione è tornata in carreggiata? Qual è o quali sono gli elementi che permetteranno di rientrare sul mercato? Nel tentativo di individuare il momento esatto (market timing) il rischio, come abbiamo ipotizzato nell’esempio, è quello di perdersi una buona parte del recupero dei mercati. I quali, è bene tenerlo sempre bene a mente, si muovono con largo anticipo rispetto all’economia e al contesto: i loro movimenti tendono ad anticipare gli scenari all’orizzonte, siano essi negativi che positivi con una rapidità altrettanto veloce quanto lo è stata la correzione.

La soluzione per evitare ciò sta nel fatto che ogni investitore deve far suo il fatto chenon sappiamo quando una crisi potrà accadere, ma come tutte quelle del passato anche questa causata dall’epidemia da coronavirus avrà una sua fine. La messa in pratica, poi, sta nel restare investiti facendo leva su un portafoglio durevole, ben diversificato nelle asset class, nelle valute, nelle fonti di rendimento, e progettato per raggiungere precisi obiettivi a medio lungo termine, costituisce un solido scudo a qualsiasi momentanea turbolenza.


E ora che fare ?

"lavati le mani, ignora i mercati, non toccarti la faccia, non toccare le tue azioni"

A dieci anni dal 9 Marzo 2009, lo stesso giorno farà storia ma nel 2020.

Petrolio -20%, Tokio -5%, mercati europei tra -7% e -10%, America che apre sotto del 5% e chiuderà a -7%.
Cosa succede ai mercati finanziari? E cosa fare ora per i propri investimenti?

Il primo consiglio che ti do, è di non farsi prendere dall'emotività e tenere i nervi saldi. Il secondo consiglio è di approfittare della situazione per fare esperienza e fare un check al tuo portafoglio finanziario seguendo 3 passi:

1 – Valutare l'asset allocation.

Prima di iniziare ogni pianificazione finanziaria devi individuare l'obiettivo, il tempo e il tuo profilo di rischio come questi a seguire.

Se quella attuale riesci a "digerirla" con difficoltà allora è troppo aggressiva per te! La componente azionaria e l'asset allocation vanno aggiustate e fai tesoro dell'esperienza per il futuro, quando la situazione si normalizzerà.

2 – Calma e gesso.

Le perdite temporanee fanno purtroppo parte di ogni maratona di investimento. Guardare da un punto di vista più ampio può essere un valido antidoto.

3 – Pianifica gli acquisti.

Con la correzione attuale, le azioni saranno probabilmente scese sotto l’allocazione originaria. Soprattutto nelle pianificazioni di lungo periodo dovresti avere della liquidità accantonata. Quindi, con calma e razionalità, è il momento di mettere in azione il piano di ribilanciamenti. Inizia a pianificare i prossimi acquisti per ristabilire i giusti pesi nel portafoglio.

Aggiustata la situazione diventa vitale il controllo, avere sistemi tecnologici che lo permettono è necessario per avere efficienza in ogni singola parte.

Tutto rientra nel robusto PROTOCOLLO DI INVESTIMENTO che uso con tutte le centinaia di clienti, questo è il valore aggiunto della consulenza Evoluta Patrimoniale.

Prima di salutarvi, 3 minuti con il Nobel Kahneman sul momento.

https://www.youtube.com/watch?v=CNnmhhAmCQ8&feature=youtu.be