consulente finanziario

5 modi per sconfiggere l’ansia da recessione

Mentre i discorsi sulla possibilità di una recessione si surriscaldano, anche la tua ansia inizia a farsi sentire.

Sebbene una flessione non sia una conclusione scontata, alcuni esperti hanno recentemente aumentato le probabilità che si verifichi una recessione nel breve termine. 

Citigroup, valutando la crescita economica globale nei prossimi 18 mesi, vede una probabilità del 50% che si verifichi una recessione globale. Goldman Sachs ha valutato le probabilità di una recessione per gli Stati Uniti nel prossimo anno al 30%.

Altri, come UBS, non sono convinti che stia accadendo. Ad ogni modo, la sola possibilità che si verifichi una recessione è sufficiente per alimentare l’ansia.

Ecco cinque modi per affrontare l’ansia prima che danneggi la tua salute mentale e finanziaria, secondo gli psicologi.

1. Tieni il giusto focus

Presta meno attenzione alle notizie macroeconomiche e concentrati maggiormente sulla tua situazione di portafoglio, ha affermato lo psicologo finanziario e CFA Brad Klontz .

“Questo ti salverà effettivamente da circa il 75% dello stress”, ha detto.

Quando prendi le notizie sulle probabilità di recessione o altri rapporti economici, osservale ma non assorbirle. Dopotutto, il cervello umano è stato progettato per avere la capacità di prendersi cura solo di coloro che ci sono più vicini.

“Ci viene chiesto di espanderci e consentire a così tante crisi, a così tanti fattori di stress di entrare nel nostro campo energetico, ma dobbiamo tirarci indietro”, ha detto sempre Klontz. “Dobbiamo riguadagnare il nostro potere”.

2. Incontra un consulente finanziario

Poiché l’ansia riguarda in realtà l’incertezza sugli eventi futuri, parlare con un consulente finanziario potrebbe alleviare la tua mente, ha affermato Klontz, professore associato di psicologia finanziaria e finanza comportamentale presso la Creighton University Heider College of Business.

Lo studio Planning & Progress del 2022 della Northwestern Mutual lo conferma. Circa il 54% degli adulti statunitensi ha affermato di essere alquanto o molto ansioso per le proprie finanze, secondo il sondaggio condotto con Harris Poll dall′8 al 17 febbraio e basato su un campione di quasi 2.500 persone.

Tuttavia, quella percentuale scende al 46% per le persone che lavorano con un consulente finanziario e al 47% per coloro che si identificano come pianificatori disciplinati.

3. Esegui un esercizio di “scenario peggiore”.

Questo è l’esercizio preferito di Klontz, che ti guida attraverso ciò che accadrebbe in risposta a una serie di eventi.  Anche qui parlarne con un consulente finanziario può aiutarti a farti le giuste domande.

Parla delle tue paure, ad esempio “Sono preoccupato per una recessione”, e poi chiediti: “Allora cosa accadrebbe?” Continua da lì, quindi se la risposta alla prima domanda fosse “Potrei perdere il lavoro”, chiediti “Allora cosa accadrebbe?” Continua a eseguire tutti gli scenari da lì, ha detto Klontz.

“L’esercizio dello scenario peggiore è come saltare da una scogliera emotiva”, ha detto. “Quando attraversi gli scenari, non è pericoloso per la vita e non è così grave come temono che sarebbe”.

D’altra parte, è lo stress che può fare danni reali.

“Lo stress finanziario può ucciderti, ma è raro che la nostra situazione finanziaria sia pericolosa per la vita”, ha detto Klontz.

4. Prenditi un momento per fare mente locale

Può sembrare banale, ma prendersi un momento per fare una pausa e fare alcuni respiri profondi può davvero aiutare, secondo Klontz.

“Quando diventiamo emotivamente inondati, veniamo sfidati anche razionalmente”, ha spiegato. “La chiave è calmare il tuo cervello emotivo prima di prendere qualsiasi decisione.”

Ciò può impedirti di prendere decisioni finanziarie sbagliate, come vendere titoli nel panico quando il mercato scende.

5. Espandi il tuo quadro di riferimento

Quando il mercato vende e il grafico della settimana fa sembrare che sia caduto da un precipizio, questo è un quadro di riferimento ristretto, ha detto Klontz. Tuttavia, come investitore a lungo termine, devi avere un quadro di riferimento più ampio. Quando lo fai, la scogliera in realtà sembra più una buca, ha spiegato.

“Allungalo di 10 anni, 15 anni”, ha detto Klontz. ″È una salita costante su una montagna, con un paio di buche lungo il percorso.”

Ricorda inoltre che le persone in genere investono in più di un’asset class, quindi quando vedi il mercato in calo, sappi che il tuo portafoglio diversificato potrebbe non affondare così profondamente.


Cosa è successo a giugno?

Con la fine di giugno si è chiuso un semestre “impegnativo” sui mercati azionari. In America il listino principale di Wall Street, l’S&P 500, ha chiuso i sei mesi peggiori dal 1970 con una perdita del 20,6%. Ancora peggio ha fatto il tecnologico Nasdaq che ha lasciato per strada il 29,5%. L’Europa però non è andata molto meglio. Basti pensare che il nostro Ftse Mib ha perso da inizio anno il 22,13% (di cui -13,1% nel solo mese di giugno).

Questi numeri sono la conseguenza di un quadro geopolitico instabile, con la guerra in Ucraina che ormai dura da oltre 4 mesi e le conseguenti sanzioni occidentali alla Russia. L’aumento dei prezzi delle materie prime ha fatto schizzare verso l’alto l’inflazione, portando le principali banche centrali del pianeta a ritoccare verso l’alto i tassi d’interesse. Tutte circostanze che non hanno fatto bene al mercato azionario, ormai orientato a vedere all’orizzonte una possibile recessione ma fa parte della ciclicità dei mercati.

In tutto questo, alcuni esperti appaiono convinti del fatto che il mercato Orso durerà ancora per un pezzo. Il noto gestore di fondi Michael Burry, famoso per il film “La Grande Scommessa”, addirittura stima che al momento siamo solo a metà del calo sui mercati (ma ricordatevi sempre quello che vi ho detto sulle previsioni). Lo stesso Burry sono anni che spara su ribassi sconvolgenti vivendo ancora sull’onda della sua scommessa azzeccata del 2008, ma la sua gestione da anni produce solo  rendimenti negativi.

I movimenti principali del mese sui mercati

  • In Europa i listini sono andati tutti non bene. Il Ftse Mib in Italia ha chiuso il mese a 22.667 punti (-13,10% da inizio mese), il Dax tedesco ha perso l’11,08%. Un po’ meglio il Cac40 francese, giù “solo” dell’8,44%.
  • Negli Usa l’S&P 500 è arretrato dell’8,39%, dopo il recupero di maggio. Ancora pesante il Nasdaq, che ha visto una perdita a giugno pari al 9% della sua capitalizzazione.
  • In Asia, il Ftse China A 50 ha visto invece una corposa ripresa del +10,15%. Meno brillante, ma comunque positivo, l’Hang Seng a Hong Kong (+2,08%). In Giappone, il Nikkei ha vissuto un mese negativo, chiudendo in ribasso del -3,25%.
  • Sul fronte bond, il rendimento del bond decennale USA è cresciuto nel corso del mese fino a toccare quota 2,9% (dal 2,8%). In Europa, lo spread Btp/Bund è stabile sulla fine di maggio a quota 198 punti.
  • L’oro è sceso a quota 1.788 dollari l’oncia (da 1.845). Il gas naturale europeo, invece, è salito corposamente nel corso del mese e ora viene scambiato a 144 euro al megawatt/ora. Il petrolio Brent è calato leggermente a 111 dollari al barile mentre il Wti sta a quota 108 dollari.
  • Il dollaro si è avvicinato all’euro e ora è scambiato a 1,04.

Da tenere d’occhio a luglio

Banche Centrali da padrone per il mese. Il 21 luglio la Bce annuncerà il primo rialzo dei tassi da 11 anni a questa parte. Attese anche le indicazioni su funzionamento e dotazione dello scudo anti-spread, strumento che interessa molto da vicino i Paesi molto indebitati dell’Eurozona, come l’Italia (seconda solo alla Grecia). Il 27 luglio, invece, sarà di nuovo il turno della Federal Reserve che, salvo sorprese, dovrebbe varare il secondo aumento da 0,75 punti percentuali dei tassi d’interesse.

Resta importante il focus su possibili nuove sanzioni dell’Occidente alla Russia e sulle reazioni del Cremlino. Un eventuale segnale di de-escalation sarebbe molto gradito dai mercati, che potrebbero reagire con euforia. Ma, allo stato attuale delle cose, è difficile prevedere che tutto questo possa accadere nel mese di luglio.