Patrimoniale alle porte?
L’argomento che va per la maggiore sul web in
questo momento è la possibilità di un PATRIMONIALE
sui CONTI
CORRENTI e di PRELIEVO
FORZOSO DELLE SOMME.
L’ultima volta successe nel 1992, e sono sicuro
qualche lettore se lo ricorderà.
La lira era crollata e l’Italia attraversava un periodo di forte crisi. Il Governo Amato approvò un prelievo forzoso del 6 per mille (6 euro ogni 1000) su tutti i conti correnti e libretti di risparmio.
Ho ricevuto
molte richieste da risparmiatori ed investitori spaventati, su come poter “coprirsi”
da questo rischio.
Prima di vedere alcune soluzioni però, facciamo un po’ di
chiarezza:
- Cos’è la patrimoniale: La
patrimoniale è in sintesi un provvedimento di
aumento delle tasse a carico del contribuente calcolato sul
“patrimonio” e non
sul “reddito” del cittadino. - Come funziona la patrimoniale:
La patrimoniale può colpire chiunque possieda beni immobili, come per esempio la casa, o
beni mobili, come azioni, obbligazioni, e perfino il conto corrente. Per esempio, per il solo fatto di possedere una
casa, il proprietario sarà obbligato a pagare una percentuale, a scadenza
fissa, calcolata sul valore catastale dell’immobile. La percentuale non dipende
dal suo reddito, ma potrebbe essere legata solo alle caratteristiche
dell’immobile (posizione, stato di conservazione, metratura…). - Una nuova patrimoniale come potrebbe essere introdotta: C’è la possibilità che venga aumentato il prelievo fiscale sulle
eredità. Questa manovra potrebbe riguardare sia la percentuale applicata per
tassare l’eredità (più alta), sia la soglia di esenzione dal pagamento (più
bassa).Potrebbe aumentare l’imposta di bollo su conto corrente e conto
deposito, oppure, potrebbe aumentare la tassazione sui guadagni dei prodotti
finanziari. La patrimoniale coinciderà con il ripristino dell’Ici o dell’Imu
sulla prima casa. Infine, la patrimoniale potrebbe coincidere con un prelievo
forzoso sui conti corrente.
Dall’inizio
della pandemia, ma anche prima, se ne parla tanto data la condizione in cui
versa lo stato
italiano. Una tassa patrimoniale sarebbe un ottimo modo per
abbassare notevolmente il nostro
debito pubblico e migliorare così l’attuale situazione della nostra economia.
Fatta chiarezza, il primo consiglio è NON
FATEVI PRENDERE DAL PANICO.
La situazione è difficile ma non penso lo Stato vada ancora
ad attingere dai contribuenti con nuove
tasse, visto che
già abbiamo due patrimoniali come l’Imu e la Tasi o l’imposta di bollo sul
dossier titoli dello 0,2% annuo. Anche l’evenienza di un prelievo forzoso,
comunque non impoverirebbe nessuno visto che parliamo sempre di una percentuale
sul denaro liquido.
Magari, è più probabile un “aggiornamento” della tassazione su successioni e donazioni.
L’Italia, infatti, ancora oggi vive in una situazione di privilegio rispetto a tutti gli altri vicini Paesi Europei.
In conclusione, COME SI PUÒ’ SFUGGIRE DALLA PATRIMONIALE?
Dipende da come verrà scritta l’eventuale patrimoniale futura,
e questa è la più grande incertezza.
Guardando al passato, la situazione patrimoniale italiana e l’immediatezza
dell’eventuale misura rende la disponibilità liquida nei conti la vittima
designata. Su tale considerazione le
forme di previdenza complementare, ad esempio, le polizze vita, i piani
pensionistici o altre forme di accantonamento come fondi, etf ed etc
sarebbero inaccessibili allo Stato.