I Fantastici Quattro sono i nuovi Magnifici Sette
Lo S&P 500 è in rialzo del 36% rispetto ai minimi di settembre 2022 e il 60% della performance inaspettata è attribuita ai Magnifici Sette. I sette titoli: #Alphabet (+68%), #Amazon (+60%), #Apple (+50%), #Meta (+196%), #Microsoft (+77%), #Nvidia (+303%) e #Tesla (+70%) — sono cresciute complessivamente di quasi il 117%, superando di gran lunga la performance delle altre 493 società dell'indice S&P 500.
Negli anni passati ho scritto articoli sui magnifici sette trattando anche della poca diversificazione dell’indice americano visto il loro peso.
Da allora, il gruppo ha continuato a sovraperformare.
Fonte: FactSet
Negli ultimi mesi, il rally si è ampliato, con un numero crescente di aziende che partecipano alla ripresa. Oltre la metà delle aziende incluse nell’indice ha superato i propri valori dall’ultimo massimo dello S&P nel gennaio 2022.
Alcuni suggeriscono che ciò indichi che il rally potrebbe continuare ad espandersi, poiché i titoli precedentemente sottoperformanti iniziano a riprendersi, alimentati da una visione più positiva del futuro economico. Tuttavia, altri avvertono che potrebbe trattarsi solo di una ripresa temporanea che precede un declino, soprattutto perché la decelerazione economica in corso ha un impatto su queste società.
Lasciando le previsioni economiche agli economisti, continuo a concentrarmi sui fondamentali aziendali e sulle opportunità quantificabili.
L’intelligenza artificiale generativa come driver di performance
Con lo svolgersi del 2023, abbiamo visto prove sempre più evidenti che l’intelligenza artificiale generativa non è una montatura.
- L’intelligenza artificiale sta rapidamente guadagnando terreno: oltre il 70% delle organizzazioni ora utilizza servizi di intelligenza artificiale gestiti.
- Ancora agli inizi: il 32% delle organizzazioni sembra essere ancora nella fase di sperimentazione di questi strumenti, distribuendo meno di 10 istanze di servizi IA nei propri ambienti cloud.
- La fase di scalabilità rappresenta un'opportunità >5 volte maggiore: il 10% ha distribuito 50 o più istanze nei propri ambienti.
(Fonte: Wiz State of AI in the Cloud nel 2024, un campione di oltre 150.000 account cloud pubblici)
“Prevediamo che nel 2024, man mano che la capacità di elaborazione dell’intelligenza artificiale e i prodotti basati sull’intelligenza artificiale diventeranno più accessibili, l’opportunità dell’intelligenza artificiale generativa andrà oltre la fase sperimentale, consentendo alle organizzazioni di sfruttare le capacità basate sull’intelligenza artificiale per aumentare le entrate e la produttività.”
Fantastici Quattro
Riteniamo che quattro titoli dei Magnifici Sette continueranno a fornire un ROIC leader poiché investono ulteriormente nell’innovazione guidata dai clienti. Di seguito ho identificato i principali catalizzatori per ciascuna azienda per il 2024 e oltre. Le cifre percentuali rappresentano le nostre stime ROIC per il 2028.
ALPHABET (30%)
- Priorità all’intelligenza artificiale – Alphabet continua a ristrutturare la propria forza lavoro per dare priorità agli investimenti nell’intelligenza artificiale. Internamente, ciò migliora l’efficienza operativa. Esternamente, accelera lo sviluppo e la commercializzazione delle sue capacità di intelligenza artificiale, incluso il suo modello linguistico di grandi dimensioni Gemini, che dovrebbe superare l’attuale modello leader, GPT-4, di OpenAI.
- Dominanza della ricerca – Secondo Statcounter, al 31/12/2023 Google detiene il 91,6% della quota di ricerca, nonostante le preoccupazioni sull’erosione della quota dovuta all’intelligenza artificiale generativa. Google consoliderà la sua posizione dominante incorporando funzionalità di intelligenza artificiale nel 2024. Ad esempio, Google ha recentemente lanciato Circle to Search, che consente agli utenti Android di effettuare ricerche multiple utilizzando gesti come cerchiare una borsa all'interno di un'immagine e porre una domanda come "Dove posso comprarlo?" "
AMAZON (21%)
- Rete di distribuzione senza eguali: il passaggio di Amazon alla logistica regionale ha consentito all'azienda di consegnare più merci a velocità di consegna più elevate e a costi inferiori. Velocità di consegna più elevate aiutano Amazon a mantenere la sua posizione di mercato online di riferimento. I margini per il business della vendita al dettaglio continueranno a migliorare, soprattutto perché la capacità in eccesso viene utilizzata in modo efficiente per il Fulfillment-as-a-Service attraverso iniziative più recenti come Acquista con Prime e Supply Chain di Amazon.
- Iniziative strategiche – Amazon ha diverse iniziative di crescita che richiedono spese in conto capitale significative che pochi operatori possono eguagliare ma che possono produrre enormi vantaggi a lungo termine. Questi includono il settore dei generi alimentari e dei negozi internazionali, Amazon Pharmacy per i servizi sanitari e Project Kuiper per la banda larga satellitare.
META (27%)
- Capacità di elaborazione AI leader: Meta avrà una riserva di quasi 600.000 GPU entro la fine del 2024. Con la sua enorme capacità infrastrutturale, Meta sta cercando di costruire modelli di IA all'avanguardia che sostengano le sue piattaforme social e pubblicitarie.
- Leader del social commerce: le piattaforme dominanti di Meta combinate con risorse di dati uniche e algoritmi di intelligenza artificiale leader di mercato ottimizzano la personalizzazione e migliorano la conversione per creatori e marchi che investono sempre più nel social commerce, un mercato destinato a crescere del 30%+ ogni anno nei prossimi 5 anni. anni.
MICROSOFT (27%)
- Aumento della domanda aziendale – Microsoft è ben preparata per diffondere l’adozione dell’intelligenza artificiale nella sua produttività e nella base installata di software aziendale man mano che quest’anno verranno lanciati più casi d’uso, costruiti su solide basi con i modelli leader di mercato di OpenAI. A 30 dollari per licenza copilota, ogni ulteriore adozione dell'1% da parte della base clienti di Office aggiungerà 1,4 miliardi di dollari al fatturato.
- Guadagni di quote di Azure – Microsoft Azure è pronta a guadagnare quote nel mercato del cloud computing grazie al suo stack tecnologico leader di intelligenza artificiale generativa, alle solide relazioni aziendali e alla partnership con OpenAI. Questo nuovo cambiamento tecnologico rappresenta anche un’opportunità per Azure di acquisire quote di partecipazione tra sviluppatori e startup.
Guarda oltre i potenziali rischi
Per quanto riguarda i rischi potenziali, la preoccupazione principale è un rallentamento significativo dell’attività dei consumatori e delle imprese, che potrebbe innescare una recessione. Inoltre, i rischi geopolitici sono un fattore da considerare.
Mentre le incertezze creano rumore a breve termine, nel lungo è sempre più performante mantenere la rotta, investendo in società di alta qualità, con orizzonte di investimento a lungo termine e preservazione del capitale.
Tech, dati ed NVIDIA
Semisconosciuta a chi? Parliamo di Nvidia, azienda statunitense leader da circa trent’anni nel settore delle schede grafiche, definita nel titolo di un articolo del Corriere della Sera come "azienda semisconosciuta" che ora grazie all’AI "vale mille miliardi". Ne parliamo perché in realtà non era un’azienda così "di nicchia". Negli ultimi decenni, bastava recarsi in uno store a comprare un pc per imbattersi nel nome Nvidia, che infatti possedeva quasi il monopolio delle schede grafiche che li fanno funzionare (con tanto di adesivo grande ben stampato sulla tastiera).
Sì, perché l’azienda in questione è sempre stata leader di mercato nella produzione di schede grafiche, ma forse non era abbastanza per diventare famosa. Ed ecco che però nell’ultimo periodo è passata alla ribalta per investimenti che forse creano più "hype", come quello nell’Intelligenza Artificiale. Questo ci fa capire almeno due cose importanti: attualmente sono le aziende tech che investono nell’Intelligenza Artificiale ad avere i risultati migliori; tutto questo sta nuovamente facendo brillare il settore tech sui mercati azionari.
I dati infatti fotografano un azionario trainato di nuovo dai titoli tecnologici. Il Nasdaq 100 ha battuto il più ampio S&P 500 grazie al ritrovato interesse nell’Artificial Intelligence che ha contribuito ad accendere i fari su nuovi colossi, che, in verità, erano non così sconosciuti agli addetti del settore finanziario.
Effetto Nvidia sul Nasdaq100
Nvidia ha per anni prodotto chip informatici in grado di far girare videogiochi ad alta grafica. Ma diversi anni fa, i ricercatori dell’Intelligenza Artificiale hanno iniziato a utilizzare gli stessi chip per far lavorare i potenti nuovi algoritmi che stavano causando importanti avanzamenti nel campo (vedi Chat GPT). Il boom attuale è avvenuto perché i suoi chip GPU sono particolarmente adatti per elaborare enormi quantità di dati necessari per addestrare programmi di Intelligenza Artificiale all’avanguardia come il PaLM 2 di Google o il GPT4 di OpenAI.
E così Nvidia ha continuato a sviluppare costantemente il suo settore dedicato all’AI negli ultimi anni, e l’ultima esplosione di interesse e investimenti nel settore negli ultimi sei mesi ha potenziato le sue vendite in modo significativo.
Di conseguenza, nel primo trimestre conclusosi il 30 aprile 2023 ha annunciato un fatturato di 7,19 miliardi di dollari, in calo del 13% rispetto a un anno fa ma in crescita del 19% rispetto al trimestre precedente. Soprattutto, una trimestrale accompagnata da previsioni molto buone sulla domanda di chip, proprio per effetto dell’AI. Così buone da spingere la capitalizzazione della multinazionale, inclusa nel Nasdaq 100, verso il traguardo dei 1.000 miliardi. Con il suo +170% da inizio anno, Nvidia è ad oggi la migliore del listino.
Prima ancora di guardare direttamente all’AI, quindi, bisognerebbe concentrarsi sul ruolo dei chip. E con essi i semiconduttori e le aziende che se ne occupano. Della serie, non fermiamoci a guardare il dito, ma puntiamo alla luna. Può sembrare una frase fatta, ma in realtà è un dato di fatto: i semiconduttori (e i chip) sono alla base del funzionamento degli strumenti di AI e sono praticamente il nuovo petrolio.
Semiconduttori. Materiali intermedi tra i conduttori e gli isolanti, vengono utilizzati per la produzione dei chip che equipaggiano smartphone, personal computer, tablet, console di gaming e via dicendo. Chip. Noti anche come circuiti integrati, sono fondamentali per tutte quelle tecnologie che guidano la trasformazione digitale, inclusa l’Intelligenza Artificiale.
Non solo investimenti, c'è anche la geopolitica
Chi c’è nella "OPEC dei semiconduttori"? Taiwan, Cina e Stati Uniti sono i tre Paesi che, come sottolinea l’ISPI in un suo approfondimento, oggi si spartiscono i vari primati: Taiwan nella produzione di semiconduttori, la Cina nella produzione e nell’esportazione di terre rare (essenziali anch’esse per la realizzazione dei vari device della transizione digitale) e gli Stati Uniti nello sviluppo dei software.
Più che alleati, però, qui parliamo di rivali: Stati Uniti e Cina sono infatti le stesse due nazioni che si contendono Taiwan. E non è un caso: Taiwan, letteralmente, svetta in un settore sempre più decisivo.
Previsti investimenti ingenti anche in Europa
Anche l’Europa si attrezza. L’anno scorso gli Stati Uniti hanno adottato il Chips and Science Act, che prevede 39 miliardi di dollari di incentivi per la produzione e 13,2 miliardi di dollari per la ricerca e lo sviluppo. E in continuità con il suo predecessore Trump, il presidente Biden ha proposto Chip 4, un’alleanza con Taiwan, Giappone e Corea del Sud. L’Unione Europea, dal canto suo, non è rimasta a guardare: ha varato infatti il Chips Act, una manovra da 43 miliardi di euro. L’obiettivo è raddoppiare dal 10% al 20% la quota europea nella produzione di semiconduttori a livello mondiale.
Non finisce qui. La Commissione Europea ha anche approvato un pacchetto da 8,1 miliardi di euro destinato agli aiuti di Stato per la produzione di semiconduttori nel Vecchio Continente. Saranno 56 le aziende di diverse dimensioni che vi attingeranno allo scopo di realizzare 68 progetti in 14 Stati membri. Tra questi c’è anche l’Italia, che parteciperà con StMicroelectronics, Memc, Menarini Silicon Biosystems e Siae Microelettronica.
La Commissione UE spera in una sorta di "effetto leva", e cioè che il denaro pubblico porti 13,7 miliardi di euro di investimenti privati, mobilitando così un totale di quasi 22 miliardi di euro da qui al 2032, data nella quale i progetti dovrebbero raggiungere la fase finale. I primi prodotti potrebbero essere disponibili sul mercato già nel 2025.
Semiconduttori, chip e portafogli
Come tutti i grandi topic del momento – ti abbiamo parlato di recente dell’Intelligenza Artificiale e dei veicoli elettrici – anche i semiconduttori costituiscono un tema di investimento. Per il tramite magari di un fondo ben diversificato che segua l’esempio di uno dei grandi indici di settore e investa in un paniere di titoli riconducibili al comparto. E’ sempre bene ricordare, infatti, che la diversificazione è fondamentale: mai mettere tutte le uova in un unico paniere. A maggior ragione, poi, se si parla di innovazione non è semplice comprendere in anticipo chi rivoluzionerà il futuro con un nuovo prodotto o servizio.