Cos’è la perdita di potere d’acquisto
L’inflazione è l’aumento generalizzato e continuo dei prezzi. Questo fenomeno, seppur fisiologico in un sistema economico in crescita, diventa un problema quando supera i livelli di tolleranza e non è accompagnato da un analogo aumento dei redditi. La perdita di potere d’acquisto si verifica quando il valore reale della moneta diminuisce, ovvero quando con la stessa somma si possono acquistare meno beni e servizi rispetto al passato. Anche un’inflazione “moderata” al 2-3% annuo, se protratta per anni, erode sensibilmente il valore dei risparmi. È l’effetto della cosiddetta “tassa invisibile”, quella che agisce in modo silenzioso ma costante.
Perché la liquidità non è sempre sicura
Molti risparmiatori pensano che tenere liquidità sul conto corrente sia sinonimo di sicurezza. Ma è un’illusione. In periodi di inflazione alta, i soldi fermi sul conto perdono valore giorno dopo giorno. E non si tratta solo di percentuali teoriche: significa che in futuro sarà più difficile affrontare spese impreviste, investire o semplicemente mantenere il proprio stile di vita. Inoltre, la liquidità non produce rendimento (al netto dell’inflazione) e spesso non beneficia nemmeno di una copertura assicurativa illimitata (superiore ai 100.000 euro).
Strumenti per difendersi
La buona notizia è che esistono strumenti pensati proprio per combattere l’inflazione. Alcuni sono più accessibili, altri richiedono l’intermediazione di un consulente:
- Obbligazioni inflation linked: titoli che adeguano il capitale o le cedole all’andamento dell’inflazione (es. BTP Italia o BTP€i).
- Asset reali: investimenti in settori tangibili (immobili, infrastrutture, materie prime) che storicamente offrono una protezione contro l’erosione monetaria.
- ETF indicizzati all’inflazione: strumenti a basso costo che replicano indici legati al potere d’acquisto.
- Fondi a distribuzione costante: che offrono un flusso cedolare regolare, utile in contesti inflattivi.
- Investimenti azionari in società di qualità: imprese con pricing power, capaci di trasferire l’aumento dei costi ai clienti.
La pianificazione come scudo
Pianificare significa scegliere consapevolmente come disporre dei propri risparmi e come proteggerli. Una buona strategia prevede:
- Un portafoglio bilanciato tra strumenti nominali e reali
- Un controllo della duration degli strumenti obbligazionari
- La definizione di obiettivi temporali (breve, medio, lungo periodo)
- L’uso intelligente della liquidità per spese imminenti e non come rifugio di lungo termine
Il consulente finanziario ha il ruolo di affiancare l’investitore in questo percorso, guidandolo attraverso scenari macroeconomici e fiscali sempre più complessi.
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