Nel rapporto tra cliente e consulente finanziario, ci sono due estremi da evitare: il cliente che nasconde tutto e quello che pretende risposte magiche senza dare informazioni. In mezzo? Lo spazio ideale per costruire una relazione fiduciaria, strategica e proficua per entrambi.

Vediamo insieme quali decisioni è utile condividere, quali comportamenti sarebbe meglio evitare, e cosa distingue davvero un “buon cliente” da uno che complica tutto.


🔍 Quando è fondamentale coinvolgere il consulente finanziario?

Ecco un elenco di situazioni in cui è altamente consigliato confrontarsi con il proprio consulente:

📌 Acquisti importanti

  • Acquisto casa o seconda casa

  • Ristrutturazioni significative

  • Imbarcazioni o beni di lusso

  • Investimenti in proprietà per vacanze o affitti brevi

🧬 Cambiamenti di vita

  • Matrimonio, divorzio, figli

  • Pensionamento anticipato

  • Cambio lavoro, trasferimenti, espatrio

  • Malattie gravi o decessi in famiglia

💼 Iniziative imprenditoriali o investimenti

  • Avvio o vendita di un’attività

  • Stock option, equity, investimenti privati

  • Cambi di regime fiscale o patrimoniale

🏦 Liquidità e riserve

  • Apertura di conti esterni o polizze non condivise

  • Grandi movimenti di denaro non pianificati

🧾 Pianificazione “noiosa” ma cruciale

  • Testamenti, successioni, trust, pianificazione assicurativa

🎯 Obiettivi e cambiamenti di rotta

  • Nuove ambizioni, sogni o priorità

  • Revisione del profilo di rischio

💳 Abitudini di spesa e risparmio

  • Modifiche consistenti al budget familiare

  • Aumento o diminuzione della capacità di risparmio

👉 Più il consulente sa, più potrà tutelarti. Anche se pensi che alcune decisioni siano “private”, le conseguenze finanziarie spesso non lo sono.


😓 Chi è un “cattivo cliente”? (E come evitarlo)

Per capire cosa rende difficile una relazione di consulenza, prendiamo in prestito l’approccio di Charlie Munger: invertiamo il ragionamento.

📉 Il “cacciatore di performance”

“Perché non batto l’S&P 500? Perché il mio amico ha guadagnato di più?”

Insegue benchmark e paragoni inutili, dimenticando che ogni portafoglio ha obiettivi, rischi e orizzonti diversi.

⏳ Il “recency biased”

“Dovevo investire tutto su Nvidia! Perché ho ancora azioni che stanno perdendo?”

Legge il mercato col senno di poi e dimentica la logica della diversificazione.

🌪️ Il “macro-ansioso”

“Il debito pubblico esploderà! La BCE sbaglia tutto! L’oro è l’unica salvezza!”

Vive di titoli di giornale e agisce in base alla paura, non ai fatti.

⚖️ Il “bloccato”

“E se perdo soldi? E se non ne guadagno abbastanza?”

Immobilizzato dal dubbio, incapace di decidere o fidarsi del piano.

🎲 L’irrealista

“Voglio solo le azioni migliori ogni anno. E zero volatilità. Mi bastano il 12% annuo garantito…”

Pretende miracoli, ma rifiuta i compromessi della realtà.

⏱️ Il market timer

“Vendiamo tutto fino a dopo le elezioni. Poi rientro…”

Sempre fuori tempo. Sempre in ritardo. E spesso, sempre pentito.


🧩 Come diventare il cliente ideale?

Non serve essere esperti di finanza. Serve consapevolezza, fiducia, comunicazione. Ecco i tratti che rendono un cliente davvero efficace:

🎯 Chiarezza su obiettivi e priorità

  • Vuoi più sicurezza o più rendimento?

  • Preferisci semplicità o ottimizzazione fiscale?

Il consulente non può indovinare le tue preferenze. Se gliele comunichi con chiarezza, sarà in grado di costruire il piano su misura.

❓ Domande, non sospetti

  • Perché ho questo asset in portafoglio?

  • Quali sono i costi totali?

  • Come si integra questo strumento nel mio piano?

Un buon consulente apprezza le domande. Non si offende. Le utilizza per consolidare la relazione.

🔁 Comunicazione proattiva

Se stai per fare una scelta importante, anche non finanziaria, parlane prima. Potrebbe avere impatti su tasse, previdenza o investimenti.

🤝 Fiducia nel processo (dopo averlo compreso)

Puoi delegare la gestione, ma non la comprensione.

Il piano è tuo. Devi conoscerne i principi guida. Il consulente è il navigatore, ma la direzione la dai tu.

💬 Intelligenza emotiva

Parlare di denaro spesso tocca ansie, paure, desideri, errori del passato. Condividerli aiuta il consulente a capire i tuoi veri punti critici.


🎓 In conclusione

Un bravo consulente non ti giudica. Non ti misura sui rendimenti. Ti aiuta a prendere decisioni consapevoli, anche emotivamente complesse. Ma per riuscirci ha bisogno di dati, contesto e fiducia.

💡 La regola d’oro? Non aspettare di aver sbagliato per parlare con il tuo consulente. Chiamalo prima. Sempre.


📚 Articoli correlati dal blog

Vuoi approfondire come migliorare il rapporto con il tuo consulente finanziario ed evitare errori comuni?
Ecco tre letture utili direttamente dal blog:

🔗 Come evitare di inseguire i rendimenti: il costo nascosto del market timing
Scopri perché confrontare il tuo portafoglio con benchmark o amici può essere una trappola mentale dannosa.

🔗 La trappola dell’informazione: come proteggere i tuoi investimenti in un mondo di notizie continue
Un approfondimento sul sovraccarico informativo e su come restare focalizzati sul proprio piano.

🔗 Mente e mercati: perché cambiare è così difficile?
Una guida per comprendere i blocchi psicologici e comportamentali che ostacolano le decisioni finanziarie.


🚀 Vuoi migliorare il tuo rapporto con la finanza?

Scrivimi e parliamone insieme.
📩 Contattami qui.