L'angolo delle domande

Leggi ogni giorno di mercati, finanza e pianificazione finanziaria aumentando sempre più le domande, senza risposte, che ti bloccano.

Parlando con tante persone, ed ricevendo spesso domande su investimenti e risparmio ho voluto radunare qui quelle più ricorrenti e che sono convinto anche tu almeno una volta ti sei fatto:


Voglio imparare come investire ma non sono sicuro da dove cominciare?

Per iniziare, lascia che i tuoi obiettivi siano la tua guida. Per prima cosa devi porti delle domande chiave: qual è il mio scopo per investire? Cosa intendo fare con i soldi che guadagno? Quando ne avrò bisogno?

Qual'è il momento migliore per iniziare a investire?

In generale, prima è meglio è. La storia ha dimostrato che quanto più tempo sei stato investito, tanto minore sarà l'impatto degli alti e bassi del mercato a breve termine sul rendimento complessivo. Quindi, prima investi, più a lungo il tuo denaro ha il tempo di guadagnare dalle flessioni del mercato, recuperare dalle flessioni e basarsi sui rendimenti del mercato attraverso l'interesse composto.

Quanto dovrei investire ogni mese? Ogni anno?

Quanto investi dipende davvero dai tuoi obiettivi e orizzonte temporale. Ma una buona regola empirica è quella di investire il massimo che puoi permetterti comodamente (dopo aver tenuto conto del pagamento del debito, delle spese di vita giornaliere e di eventuali obiettivi prioritari di risparmio a breve termine). Investendo anche un pò, su base regolare, nel tempo puoi trarre grandi benefici dal momento che i potenziali ritorni dagli investimenti originali vengono reinvestiti e aggiunti al tuo portafoglio attraverso l'interesse composto.

Investire è davvero meglio del conto di risparmio?

I conti di risparmio sono spesso visti come il luogo "sicuro" per mettere i vostri soldi. Ma tieni presente che possono essere influenzati dalle forze economiche e di mercato. In effetti, i tassi di risparmio non hanno nemmeno tenuto il passo con il tasso di inflazione negli ultimi anni, il che significa che se si mettono tutti i propri soldi in conti di risparmio, si potrebbe finire col perdere il potere d'acquisto nel tempo. 

Voglio iniziare a investire, ma ho paura di perdere i miei soldi?

Il modo migliore per compensare il rischio di investimento è quello di allocare il tuo denaro tra le varie asset class, DIVERSIFICARE. Ciò comporta la diffusione del denaro in diversi settori, settori, regioni e aziende nella speranza che se un investimento perde denaro, gli altri investimenti compenseranno tali perdite. Storicamente, diversi tipi di investimenti hanno reagito diversamente ai cicli di mercato e alle variazioni dei tassi di interesse, quindi la loro combinazione può aiutare a ridurre il rischio complessivo del portafoglio. Se un'attività si riduce di valore, un'altra può rimanere stabile o addirittura aumentare, potenzialmente tamponando le oscillazioni alte e basse del valore complessivo del portafoglio.

C'è un modo per ridurre il mio rischio di investimento?

La PIANIFICAZIONE FINANZIARIA è la chiave per una strategia di investimento nel medio/lungo termine. Nel tempo, i mercati andranno su e giù e investimenti diversi potrebbero reagire in modo diverso. Pertanto è importante distribuire il proprio denaro (e rischio) su diversi tipi di investimenti, come azioni, obbligazioni e liquidità. Includendo un mix di investimenti tra asset class, segmenti di mercato e settori, è possibile potenzialmente ottenere maggiori opportunità con meno rischi.

Come faccio a sapere il rischio di un investimento?

Determinare il rischio di qualsiasi investimento può essere un processo complesso. È necessario prendere in considerazione una varietà di fattori, come il tipo di investimento e le fluttuazioni del mercato. Prima di decidere il mix di investimenti, prendete in considerazione la consulenza di un professionista degli investimenti che può aiutarvi a costruire un portafoglio adatto alla vostra tolleranza al rischio e orizzonte temporale.

Spero ti sia di aiuto ma ancor più siano le risposte ai tuoi dubbi e l'inizio della tua vita da investitore.


I 3 pilastri della pianificazione finanziaria

Prima di scegliere se e come investire è necessario riflettere sugli elementi che concorrono a definire un piano finanziario.

Definire il profilo di investitore è il primo step, la pianificazione poi ne consegue naturalmente come passo successivo del processo di investimento articolandosi in 3 punti: obiettivi, l’orizzonte temporale e la capacità di sopportare il rischio.

Dopo aver riflettuto attentamente sulle caratteristiche del tuo profilo, potrai cominciare a ragionare su come operare e sui prodotti finanziari in cui investire, anche scegliendo un esperto a cui rivolgerti per un supporto professionale.

COME SCEGLIERE IL CORRETTO PERCORSO PER INVESTIRE

Prima di scegliere se e come investire è necessario conoscere te stesso e riflettere sugli elementi che concorrono a definire il tuo profilo di investitore. Tra questi vi sono:

Gli obiettivi di investimento

Spesso gli investitori dichiarano di voler guadagnare “il più possibile” o aspirano a obiettivi irrealistici, probabilmente ignorando che al crescere del rendimento atteso cresce anche il rischio. Gli obiettivi dovrebbero riflettere invece le tue reali esigenze di vita, ad esempio: una casa di proprietà, un viaggio, l’università per i figli. Le risorse necessarie per soddisfare tali esigenze, il momento in cui vuoi realizzare i tuoi desideri e la priorità che assegni a ciascuno dei tuoi bisogni: questi sono il punto di partenza per definire i tuoi obiettivi di investimento

L’orizzonte temporale

L’orizzonte temporale è il periodo di tempo per il quale intendi rinunciare alle tue disponibilità finanziarie per investirle in vista di un obiettivo futuro. Questo dipende dalle esigenze individuali e famigliari. Tali esigenze possono essere di breve periodo, quali il pagamento delle bollette delle utenze domestiche e delle tasse, o di lungo periodo, come l’acquisto di una casa o la pensione.

Tempo e rischio sono hanno un rapporto fondamentale nella scelta della soluzione di investimento. Se l’orizzonte temporale è di breve periodo, è bene che l’investimento sia a basso rischio e, quindi, tenda soprattutto a proteggere il capitale. Al contrario, in un’ottica di lungo periodo è possibile accettare rischi maggiori nell’aspettativa di maggiori guadagni. Tuttavia, la disponibilità ad accettare rischi (ossia la tua tolleranza al rischio) è una caratteristica assolutamente personale e soggettiva. Se vuoi saperne di più continua a leggere

La capacità di sopportare il rischio

La tolleranza al rischio è una nozione particolarmente complessa e una grandezza molto difficile da misurare. Questa si riferisce a due dimensioni: quella economica, intesa come capacità economica di sostenere eventuali perdite, e quella emotiva, intesa come capacità di sopportare il rischio senza vivere situazioni di particolare stress e disagio. Considera queste due capacità prima di prendere decisioni. Inoltre, spesso l’atteggiamento verso il rischio dipende dal rischio percepito piuttosto che dalle caratteristiche oggettive dei prodotti finanziari che stai valutando. E il rischio percepito, a sua volta, può essere distorto da tante variabili. Capita, infatti, che la tua valutazione del rischio associato a un investimento possa poi risultare modificata dai tuoi sensi, dalle tue emozioni e dalle tue conoscenze

Solo dopo aver riflettuto attentamente sulle caratteristiche del tuo profilo di investitore, potrai cominciare a ragionare sulle modalità attraverso le quali operare e sulle soluzioni in cui investire.

Investire è un processo non lo scordare mai!


Investire non è una SCELTA ma un OBBLIGO

Lo dico da anni, ogni risparmiatore ha l'obbligo di dover investire.
La semplice inflazione annuale, anche se non percepita, di anno in anno diminuisce il potere di acquisto di ogni patrimonio. L'immobilismo in conto dei risparmi razionalmente garantisce una perdita ecco perche' ogni risparmiatore è obbligato a dover investire.

Ieri tra le varie letture che ogni giorni approfondisco per rimanere informato, ho molto apprezzato un'interessante video (da guardare fino alla fine) e dettagliato articolo di Milena Gabanelli sulle paure degli italiani e la scelta di spossessarsi dei soldi lasciandoli sul conto corrente.

https://twitter.com/DataroomCorsera/status/1097373898541359104


" La paura degli italiani vale 1.371 miliardi " 
Non investire i risparmi porta le famiglie italiane ad essere tecnicamente più povere.
Ecco il risultato della troppa ricchezza liquida sui conti correnti.

Vediamo insieme i punti cruciali dell'articolo:

  • Di che cosa hanno paura gli italiani quando parliamo di soldi?

Del futuro, di rischiare troppo, di perderli? Partiamo dai numeri di Banca d’Italia: dei 4.287 miliardi di ricchezza finanziaria posseduta dalle famiglie italiane, ben 1.371 miliardi sono parcheggiati sui conti correnti. Non si incassano interessi, non si spende, non si investe. Secondo l’Abi nel 2018, i depositi della clientela residente sono aumentati di 32 miliardi rispetto al 2017. Una cifra uguale alla manovra di bilancio approvata a fine dicembre.

  •  E' ZERO la resa della liquidità sui c/c

Dai dati Abi il tasso di remunerazione medio di questa liquidità è dello 0,38%, ma scendendo nel dettaglio degli strumenti più utilizzati dalle famiglie si scopre che i conti correnti tradizionali rendono zero e costano: 142 euro per una famiglia che fa 228 operazioni l’anno. Il rincaro, negli ultimi tre mesi è stato del 3,7%. Il dato si riferisce a una media di sette banche italiane, secondo un’indagine de «L’Economia» del Corriere della Sera del gennaio 2019.

  • Ma quanto costa non investire? 

Diecimila euro posteggiati su un conto infruttifero dopo cinque anni diventano poco più di 9 mila, per colpa di costi e inflazione.

L'immagine parla chiaro: NON INVESTIRE I RISPARMI E' SBAGLIATO.

La paura, così come l'emotività in generale, per l'investitore è causa di cattive ed errate scelte di investimento. La non conoscenza della materia ma anche l'avarizia e la fretta del tutto e subito sono le principali cause di insuccessi finanziari.

La soluzione per non incappare in tali situazioni è una:

L'educazione finanziaria

Tenersi informati, affidarsi ad un consulente riconosciuto professionalmente, competente e trasparente nella sua attività sono le scelte migliori che puoi fare per i tuoi risparmi e per la serenità finanziaria tua e dei tuoi cari.